Ciao e ben trovat*!

Se sei qui è perché ti stai approcciando alla fotografia e non ti è ancora ben chiaro il meccanismo di funzionamento tempo e diaframma.

Sicuramente hai fatto le prime prove con la macchina fotografica in modalità manuale e se hai prestato attenzione hai sicuramente notato che tra tempi di esposizione e diaframma esiste un rapporto stabile e preciso.

Ora cerchiamo di capire come funziona questa coppia ripassando le basi.

Il DIAFRAMMA è come la nostra pupilla, si allarga per far entrare più luce e si restringe per farne entrare meno. La luce che entra è quella che colpisce il sensore.

Quando c’è poca luce si apre il diaframma, quando ce n’è tanta si chiude.

Il TEMPO DI ESPOSIZIONE indica per quanto tempo la luce colpisce il sensore. Tempi lunghi (foto più luminose), tempi brevi (foto meno luminose). Per ripassare questi argomenti ti consiglio la lettura dell’articolo IL TRIANGOLO DELL’ESPOSIZIONE.

COPPIE EQUIVALENTI TEMPO E DIAFRAMMA

Prima di parlare di numeri vorrei spiegarti a parole come funziona questo rapporto.

Vorrei farlo nel modo più semplice possibile, quindi ora presta attenzione e dopo ti sarà tutto più facile.

Tutto chiaro? Almeno a parole dovrebbe esserlo.

Ora che il meccanismo è più chiaro possiamo analizzare le coppie equivalenti tempo e diaframma in termini numerici.

Ogni singola coppia tempo e diaframma che elencherò, farà entrare la stessa quantità di luce che colpirà il sensore della macchina fotografica.

Coppie tempo e diaframma equivalenti

Se invece uno dei due valori non viene modificato, ma cambiamo solamente uno dei due, la quantità di luce che colpisce il sensore cambia.

TEMPO DI ESPOSIZIONE E DIAFRAMMA

Ora il meccanismo tempo e diaframma dovrebbe esserti più chiaro.

Se per esempio la nostra foto è sovraesposta di uno STOP, possiamo correggerla in due modi:

  • Velocizzando i tempi di esposizione di uno STOP
  • Chiudendo il diaframma di uno STOP

Esempio:

1/500 – f: 5.6 IMMAGINE SOVRAESPOSTA DI UNO STOP

1/1000 – f: 5.6 IMMAGINE ESPOSTA CORRETTAMENTE

1/500 – f: 8 IMMAGINE ESPOSTA CORRETTAMENTE

Se invece la nostra fotografia dovesse essere sottoesposta di 2 STOP, potremmo allungare i tempi di esposizione di 2 STOP o aprire il diaframma di 2 STOP.

Ma attenzione, quando la differenza è di più STOP, come in questo caso, potremmo rallentare il tempo di esposizione di 1 STOP e contemporaneamente il diaframma di 1 STOP.

In questo caso le due variazioni vanno nella stessa direzione, verso un maggior guadagno di luce.

Esempio:

1/500 – f: 5.6 IMMAGINE SOTTOESPOSTA DI 2 STOP

1/125 – f: 5.6 IMMAGINE ESPOSTA CORRETTAMENTE ( Ho rallentato i tempi di 2 STOP)

1/500 – f: 2.8 IMMAGINE ESPOSTA CORRETTAMENTE (Ho aperto il diaframma di 2 STOP

1/250 – f: 4 IMMAGINE ESPOSTA CORRETTAMENTE (Ho rallentato i tempi di 1 STOP e aperto il diaframma di 1 STOP)

Ora dovrebbe esserti tutto più chiaro, la coppia tempo e diaframma è legata indissolubilmente e conoscerne il funzionamento è fondamentale per riuscire ad ottenere la giusta esposizione.

Ricordati che la fotografia è un modo per comunicare qualcosa e se raggiungiamo l’obbiettivo senza che l’asticella della scala di esposizione sia sullo zero va benissimo così.

L’importante è essere consapevoli di quello che si sta facendo.

Se qualcosa non ti è chiaro lasciami le tue domande nei commenti, sarò felice di risponderti.

Ti ricordo anche che è sempre importante continuare ad approfondire questi argomenti e per farlo ti consiglio il libro di testo FOTOGRAFIA DIGITALE.